
L’importanza della prevenzione
Uno dei punti cardine della mia professione di medico ginecologo a Milano e Firenze è senza dubbio quello della prevenzione, perseguita attraverso la prescrizione di un’alimentazione e uno stile di vita corretti, anche in presenza di patologie piuttosto importanti come ad esempio la sindrome dell’ovaio policistico, per la quale io consiglio un programma integrato di dieta e attività fisica e, solo in un secondo momento, i farmaci, che pure sono molto utili.
Photocredits: Emiliano Nesi
I miei principali campi d’interesse e di specializzazione sono: gestione della gravidanza a rischio, poliabortività, medicina della riproduzione, endocrinologia ginecologica dall’età giovanile alla menopausa ed ecografia ginecologica e ostetrica, oltre all’agopuntura in ginecologia e ostetrica e alla medicina forense.
Ritengo che la maggior parte delle patologie ginecologiche benigne debba essere trattata in via conservativa, senza ricorrere alla chirurgia, che comunque deve essere il meno invasiva possibile. Interventi invasivi come quello per togliere l’utero a donne ancora giovani, magari quarantenni, in presenza di fibromi e metrorragia, senza aver tentato le numerose terapie mediche oggi a disposizione, sono misure d’altri tempi che costituiscono un fallimento della medicina preventiva, oppure soluzioni dettate da interessi che esulano dai fini medici e che mi impegno a contrastare: alcune mie pubblicazioni dimostrano particolarmente questo impegno.
Il rispetto delle scelte della donna e della coppia
Il massimo rispetto per le scelte di ognuno e per l’autodeterminazione della donna e della coppia – soprattutto in tema di fertilità, procreazione e gravidanza – è un altro principio fondante del mio lavoro. Il compito del medico, a mio parere, è essenzialmente quello di informare nel modo più oggettivo possibile, senza fare emergere il proprio punto di vista etico e morale. Così senza condizionamenti cerco sempre di spiegare i pro e i contro di ogni scelta e, con la stessa coerenza, astenendomi dal giudicare le dolorose scelte della donna, non sono medico obiettore di coscienza per quello che riguarda il delicatissimo tema dell’aborto della legge 194/78.
Come medico e donna ho sempre appoggiato e seguito le scelte di maternità e fecondazione assistita delle mie pazienti, dall’ovodonazione alla embriodonazione: più di una persona si è rivolta a me perché si è sentita giudicata altrove per le sue scelte, e qui ha trovato ascolto.
Credo inoltre che sia doveroso fare tutto il possibile affinché ogni mia paziente possa realizzare il suo desiderio di maternità con i mezzi che oggi la scienza mette a disposizione: con gli ultimi progressi terapeutici infatti, molti “casi” un tempo considerati “senza speranza” possono felicemente evolversi in positivo e permettere alle donne di coronare finalmente il loro sogno.
Il mio approccio alla medicina integrata
Da anni inoltre mi occupo di agopuntura per la ginecologia e l’ostetricia, e molte delle mie pazienti che hanno scelto la procreazione assistita hanno tratto beneficio e sostegno da questa disciplina medica: l’esperienza mi ha insegnato che non esiste una sola Scienza Medica e che la medicina occidentale può, e spesso dovrebbe, essere affiancata da altre medicine alternative ognuna delle quali può contribuire a realizzare il benessere della persona. Perciò ho intrapreso il percorso della medicina tradizionale cinese che mi è di valido aiuto in molte situazioni ostetrico ginecologiche.
La mia esperienza clinica è documentata in questo libro, scritto in collaborazione con Franco Cracolici. Presso il Centro Futura Diagnostica Medica dove visito a Firenze posso affiancare un programma personalizzato di sedute con gli aghi al percorso di procreazione assistita.
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Dott. Chiara Riviello
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