diabete-mellito-gravidico

Si chiama diabete gravidico o gestazionale il diabete che insorge o viene diagnosticato nella mamma per la prima volta durante la gravidanza.

Durante i 9 mesi di gestazione il pancreas materno deve sopportare un maggior carico di lavoro e produrre più insulina del solito per questioni di aumento del fabbisogno energetico del feto ma anche di malfunzionamento insulinico, dovuto alla presenza di ormoni della gravidanza. In alcuni casi se tale produzione è insufficiente, si ha un disequilibrio nel metabolismo degli zuccheri dovuto a intolleranza al glucosio di entità variabile, che si manifesta con il diabete gravidico.

Vi sono alcune donne più predisposte a questa patologia, che se esclusivamente connessa al periodo di gravidanza ha per lo più carattere transitorio e tende a sparire poche settimane dopo il parto, contrastandola con il movimento e con una dieta adeguata (sotto le 1800 calorie giornaliere e con pochi carboidrati); può trattarsi di persone che hanno già familiari affetti da diabete, oppure che hanno già avuto un diabete gestazionale alla precedente gravidanza; può aversi in presenza di precedenti aborti spontanei, di alti livelli di glucosio nelle urine o di frequenti infezioni genitourinarie, e infine in occasione di gravidanze che comportano il sovrappeso di madre o feto (macrosomia), o ancora essere facilitato dall’età avanzata della donna gravida. Un test di screening in genere fra la 24° e la 28° settimana in questo senso è previsto anche a tutela di quelle donne in attesa che non presentano particolari fattori di rischio.

Questo tipo di diabete comporta complicanze inferiori a quelle del diabete pregravidico, ma in alcuni casi necessita di terapia insulinica.

Le principali complicanze del diabete mellito gravidico (DMG) possono riguardare problemi al momento del travaglio e del parto, come pre-eclampsia e distocia di spalla: in particolare feto di dimensioni eccessive o con presentazioni anomale, abbondanza di liquido amniotico, rischio di parto prematuro. Per questo è bene monitorare regolarmente mamma e bambino con ecografie accurate e prelievi del sangue per analisi dei valori di glucosio. Le donne con diabete gestazionale hanno un rischio aumentato, difficile da quantificare, di sviluppare successivamente un diabete tipo 2, in particolare nei primi 5 anni dopo il parto.

L’ISS ha recentemente provveduto ad un aggiornamento delle raccomandazioni su screening e diagnosi del diabete gestazionale, che è stato successivamente approvato dal panel della linea guida Gravidanza fisiologica, da AMD – Associazione Medici Diabetologi, e da SID, Società Italiana di Diabetologia. Ecco le nuove linee guida:

In gravidanza fisiologica in luogo della minicurva deve essere offerta una curva da carico con 75 g di glucosio (OGTT 75 g) e un ulteriore OGTT 75 g a 28 settimane di età gestazionale, se la prima determinazione è risultata normale. La stessa curva deve essere comunque offerta:

  • a 16-18 settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni:
  1. diabete gestazionale in una gravidanza precedente
  2. indice di massa corporea (IMC) pregravidico ≥30
  3. riscontro, precedentemente o all’inizio della gravidanza, di valori di glicemia plasmatica compresi fra 100 e 125 mg/dl (5,6-6,9 mmol/l)
  • a 24-28 settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni:
  1. età ≥35 anni
  2. indice di massa corporea (IMC) pregravidico ≥25 kg/m2 • macrosomia fetale in una gravidanza precedente (≥4,5 kg)
  3. diabete gestazionale in una gravidanza precedente (anche se con determinazione normale a 16-18 settimane)
  4. anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con diabete tipo 2)
  5. famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete: Asia e Medio Oriente
  • per lo screening del diabete gestazionale non devono essere utilizzati la glicemia plasmatica a digiuno, glicemie random, glucose challenge test (GCT) o minicurva, glicosuria, OGTT 100 g.
  • alle donne cui è stato diagnosticato un diabete gestazionale deve essere offerto un OGTT 75 g non prima che siano trascorse 6 settimane dal parto.