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Di disturbi mammari con sintomi fastidiosi come il dolore al seno (mastodinia) soffre una larga percentuale di donne nell’arco di età che va tra i 20 e i 50 anni, corrispondente al periodo fertile dalla pubertà alla menopausa, prevalentemente durante il periodo premestruale e in conseguenza di squilibri ormonali.

Parlando di fibroadenoma o di mastopatia fibrocistica alle mie pazienti di Milano e Firenze spiego che assieme alla tiroide, molti degli ormoni che produciamo, come gli estrogeni, il progesterone e la prolattina, interferiscono con il sistema ghiandolare della mammella nelle diverse fasi dell’ovulazione o della vita.

Quando si crea uno squilibrio ormonale, ad esempio per insufficiente circolazione di progesterone a fronte di un alto livello di estrogeni, si hanno gonfiore, dolore, ritenzione di liquidi e in certi casi la formazione di cisti mammarie.

Questa ripetuta condizione, spesso favorita da una predisposizione costituzionale, alla lunga procura infiammazione, con ricadute sulla composizione del tessuto mammario connettivo e ghiandolare, sullo stato dei dotti e degli alveoli, in un processo che è alla base delle displasie della mammella.

 

La mastopatia fibrocistica

Nei paesi occidentali circa il 60% della popolazione femminile soffre di mastopatia fibrocistica, una displasia (quindi una condizione più che una patologia) che si manifesta soprattutto nel periodo premestruale con dolore e ipersensibilità del seno, senso di pesantezza e tensione, mentre per la presenza di piccoli noduli inframmezzati da tessuto connettivale di consistenza aumentata, al tatto la ghiandola mammaria acquista una consistenza nodulare.

Come dicevo vi sono fattori genetici predisponenti a questi disturbi del seno, ma anche fattori riproduttivi (lunga esposizione agli estrogeni dovuta a menarca precoce e menopausa tardiva, età della prima gravidanza e pratica o meno dell’allattamento) e fattori ambientali (alimentazione ricca di zuccheri grassi e carboidrati semplici, fumo, consumo di alcolici, obesità, sedentarietà ecc.) certamente connessi agli stili di vita.

Per alleviare i sintomi di queste displasie si inizia infatti proprio da questi aspetti, eliminando fumo caffè e alcol, adottando diete equilibrate, ricche di fibre, verdura e frutta e povere di grassi; controllando il sovrappeso e l’attività fisica; assumendo integratori (con bromelina e vitamina E ad esempio) e vitamine utili al metabolismo cellulare.

Anche se non c’è accordo unanime sul rapporto tra mastopatia fibrocistica e cancro al seno, per alcuni studi potrebbe essere associata a un maggior rischio di tumore mammario maligno.

Per questo più che di cure dei sintomi con analgesici e antinfiammatori si parla di monitoraggio e prevenzione: in presenza di questi disturbi, io in qualità di ginecologa raccomando visite periodiche senologiche ed esami strumentali (ecografia mammaria annuale e/o mammografia, a seconda dei casi e delle età della donna) e ovviamente invito le mie pazienti all’autopalpazione accurata e sistematica.

 

Il fibroadenoma

Altri tipi comuni di noduli al seno, benigni, quasi sempre indolori e asintomatiche, sono i fibroadenomi. Solitamente sono noduli che si rilevano con la palpazione, hanno una consistenza dura e sono molto mobili, singolarmente o a grappoli, e localizzati piuttosto in superficie, tanto che si spostano con la sola pressione delle dita. Tipici della pubertà e della giovinezza, non interessano la menopausa e si riscontrano più frequentemente in donne sotto i 30 anni.

La diagnosi di questa forma tumorale benigna (che di norma non evolve nelle forme maligne) viene effettuata con visita senologica ed ecografia mammaria, e in alcuni casi agobiopsia, al fine di distinguerla dalle cisti o da altre alterazioni dei tessuti.

Può succedere che i fibroadenomi raggiungano dimensioni tali da comprimere i tessuti circostanti e provocare fastidio o dolore: in questo caso può essere consigliato effettuare l’asportazione chirurgica, quando si rileva un accrescimento rapido e con un diametro superiore ai 3 cm.

Per richiedere un consulto medico o semplicemente per prenotare una visita ginecologica puoi contattarmi qui o prenotare onlineIn qualità di ginecologa ostetrica ricevo tutte le settimane le mie pazienti negli studi di Milano e Firenze.