ipomenorrea mestruazioni scarse

Le mestruazioni scarse per durata o quantità di flusso, in termine ginecologico ipomenorrea, sono una condizione che spesso viene ingiustamente trascurata dalle donne, mentre è fondamentale comprenderne le cause, indagarne eventuali stili di vita o patologie associate e, quando necessario, individuarne le cure più appropriate.

Cos’è l’ipomenorrea?

L’ipomenorrea è caratterizzata da mestruazioni caratterizzate da una scarsa quantità di flusso e di breve durata (solitamente presenti per due giorni anziché per cinque/sette). Inoltre, può anche manifestarsi attraverso un ciclo mestruale con un intervallo prolungato tra una mestruazione e l’altra, noto come oligomenorrea.

Per avere un metro di paragone, l’ipomenorrea è riferibile a una perdita di sangue inferiore a 30 ml, mentre un ciclo mestruale considerato normale si colloca statisticamente tra i 30 e gli 80 millilitri, anche se non c’è una regola standard valida per tutte e le modalità possono differire notevolmente da una donna all’altra.

Nel caso dell’oligomenorrea invece, si fa riferimento a una ridotta frequenza dei cicli mestruali nell’arco dell’anno, con un intervallo tra loro che supera i 35 giorni, rispetto al ciclo considerato regolare di circa 28 giorni. Entrambe queste condizioni, che possono manifestarsi simultaneamente, specie se si presentano in modo insolito e ripetuto possono richiedere una valutazione medica.

Le mestruazioni scarse o brevi vengono diagnosticate distinguendo tra ipomenorrea primaria e secondaria. La prima, meno frequente, è legata ad alterazioni anatomiche o ipoplasia (sviluppo incompleto) dell’utero, mentre la seconda è il caso più frequente ed è spesso associata a stress psicofisici derivanti da traumi importanti come aborti spontanei, stress psicologico, eccessiva attività fisica o malnutrizione, o da squilibri di tipo ormonale o endocrino.

Le cause dell’ipomenorrea

Le cause dell’ipomenorrea possono essere dunque di diversa natura e includono fattori come stress, malattie e altre condizioni debilitanti, problemi tiroidei, alterazioni ormonali o ghiandolari, sindrome dell’ovaio policistico, endometriosi, uso di contraccettivi ormonali, o semplicemente possono essere naturalmente correlate alla condizione della premenopausa, oltre che ovviamente alla gravidanza. In alcuni casi, l’ipomenorrea può essere legata alla presenza di polipi e miomi uterini, di sinechie, ovvero aderenze negli organi genitali dovute a infiammazioni locali.

Quando preoccuparsi?

In generale, se le mestruazioni scarse sono semplicemente un episodio occasionale, non dovrebbero destare eccessive preoccupazioni. Tuttavia, appena diventano un fenomeno ricorrente che coincide un cambiamento della propria routine, è sempre consigliabile richiedere il parere dello specialista di fiducia, che saprà indirizzare verso gli approfondimenti più appropriati.

Diagnosi e cure

La diagnosi dell’ipomenorrea avviene in primo luogo attraverso una visita ginecologica, quando il medico raccoglie informazioni intervistando la paziente e procede con un esame obiettivo.

Gli esami del sangue sono importanti per valutare gli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale, i valori di TSH e ormoni tiroidei, prolattina, glicemia, insulina, senza tralasciare la verifica del test di gravidanza nella donna fertile che ha rapporti sessuali.

L’ecografia transvaginale e altri test diagnostici per immagine possono essere indicati invece per verificare le condizioni degli organi genitali interni.

Il trattamento dell’ipomenorrea, necessario quando ci sono potenziali impatti sul metabolismo osseo o se è correlato a problemi di fertilità, si orienta naturalmente verso la causa sottostante.

Spesso viene considerata una terapia farmacologica, che include spesso l’utilizzo di anticoncezionali ormonali, al fine di stabilizzare il ciclo mestruale.

In circostanze specifiche, quando è necessario correggere una condizione anatomica responsabile di queste variazioni nel flusso mestruale, può essere consigliato il ricorso alla chirurgia.

Prevenzione e stili di vita

La prevenzione dell’ipomenorrea parte dal monitoraggio del ciclo mestruale da parte della paziente, dall’effettuare visite ginecologiche regolari, e non ultimo come in tutte le cose dall’adozione di uno stile di vita sano, improntato all’alimentazione equilibrata e all’esercizio fisico.

È sempre importante prestare attenzione ai significativi cambiamenti nei cicli mestruali e consultare il proprio medico per adottare le giuste misure preventive e terapeutiche, anche con l’obiettivo di preservare la propria salute riproduttiva.

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