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Le anomalie nelle mestruazioni, episodiche o ricorrenti, sono abbastanza frequenti soprattutto nell’adolescenza e nella premenopausa e possono manifestarsi con diverse modalità, sia in termini di quantità (flusso abbondante o eccessivamente prolungato) sia in termini di frequenza, con l’irregolarità del ciclo mestruale (che risulta poco puntuale o che salta alcuni mesi) o, viceversa, con comparsa di più perdite nello stesso mese o di perdite intermestruali.

Non sempre le irregolarità mestruali ricorrenti sono un sintomo di una malattia, di uno squilibrio ormonale o di condizioni di stress dell’organismo; in molti casi esse possono essere puramente fisiologiche e non comportare ripercussioni sulla salute e la qualità della vita tali da dover richiedere interventi correttivi.

Tuttavia è buona norma sottoporsi a una visita ginecologica (che comunque nella vita di una donna dall’inizio dell’età riproduttiva dovrebbe essere prevista almeno una volta l’anno) segnalando le anomalie del ciclo puntualmente al proprio ginecologo/ginecologa di fiducia, che vi aiuterà a identificarne le cause scatenanti e proporrà gli opportuni approfondimenti e terapie.

Bisogna sempre rivolgersi allo specialista in presenza di perdite anomale o con odori sgradevoli, oppure sanguinamenti intermestruali, o che avvengono durante la gravidanza o dopo un rapporto sessuale, in menopausa o prima della pubertà.

La stessa raccomandazione vale in presenza di dolore locale, febbre, ma anche su riscontro di importanti variazioni di peso o della grandezza e consistenza del seno; infine interpellate il medico in caso di aumento della durata e del flusso delle mestruazioni, situazione che facilmente potrebbe provocare uno stato di anemia.

I termini medici che definiscono le irregolarità mestruali

Dal punto di vista del linguaggio medico, si definisce ipermenorrea la presenza di flusso abbondante durante il periodo mestruale (perdite di sangue sugli 80 ml, su una media di 30-40 ml a ciclo), ipomenorrea invece la sua scarsità e brevità nel tempo, mentre per la durata troppo prolungata (oltre la settimana) si parla di menorragia e menometrorragie.

Oligomenorrea è quando il ciclo mestruale si presenta con un consistente ritardo rispetto ai 28 giorni canonici (vedi calendario mestruale e perchè è utile tenerlo); amenorrea è il termine che indica l’assenza di mestruazioni, in genere per un periodo superiore ai 3 mesi, mentre per polimenorrea si intende la loro frequenza troppo ravvicinata, generalmente inferiore ai 25 giorni. L’intervallo normale tra due mestruazioni generalmente varia dai 26 ai 34 giorni, mentre la durata del flusso è circoscritta attorno ai 3-6 giorni, con maggiore intensità nei primi e poi progressiva diminuzione.

Perdite anomale e inaspettate tra un ciclo e l’altro sono dette metrorragie (a flusso) e spotting (macchie più scure, spesso nel periodo ovulatorio).

I periodi di irregolarità fisiologica del ciclo

Se ci deve essere un periodo di maggiore regolarità del ciclo mestruale, è più facile che ciò avvenga tra i 20 e i 45 anni della donna, ossia nel mezzo dell’età fertile. Prima, almeno la metà delle adolescenti presenta irregolarità mestruali, trovandosi in una fase naturale di “assestamento funzionale ormonale”; dopo invece, verso la fine dell’età riproduttiva e con l’avvento del climaterio e della premenopausa, si assiste fisiologicamente a una progressiva alterazione dell’assetto ormonale, che può durare solo alcuni mesi oppure diversi anni.

Possibili cause e malattie alla base delle anomalie mestruali

Con la premessa che è sempre necessario interpellare direttamente il proprio medico, ecco un primo elenco per forza di cose incompleto delle diverse patologie collegabili a problemi e anomalie del ciclo mestruale:

  • Ipertiroidismo (malattia di Graves) su base autoimmune e Ipotiroidismo (malattia di Hashimoto): disfunzioni che favoriscono da una parte l’amenorrea o l’oligomenorrea, dall’altra emorragie e polimenorrea.
  • Endometriosi
  • Squilibri ormonali, disfunzioni dell’ipofisi o dell’ipotalamo, della tiroide
  • Alterazioni anatomiche
  • Assunzione di alcuni farmaci come antipertensivi, chemioterapici, antipsicotici, antidepressivi può influire sulla produzione di prolattina e causare scomparsa mestruazioni
  • Assunzione – dismissione pillola anticoncezionale
  • Tumori dell’ovaio, dell’endometrio e del collo dell’utero
  • Malattia infiammatoria pelvica
  • Polipi, fibromi, cisti ovariche causa di perdite intermestruali
  • Sindrome dell’ovaio policistico, con diminuita capacità funzionale dell’ovaio e assenza dell’ovulazione.
  • Malattie croniche come diabete e Lupus eritematoso sistemico (malattia cronica autoimmune)
  • Difetti della coagulazione (Malattia di Von Willebrand)malattia emorragica congenita che provoca flussi abbondanti
  • Menopausa precoce (prima dei 40 anni)
  • Meningite
  • Acromegalia (malattia rara)
  • Sindrome di Cushing

Infine, nelle donne soggette a stress prolungati e pressioni psicologiche piuttosto intense (che inducono un aumento della prolattina e dei livelli di cortisolo e adrenalina) come diete drastiche, allenamento sportivo pesante, eventi stressanti come gli esami universitari, o in quelle ammalate di anoressia nervosa o altri disturbi dell’alimentazione, che comportano uno stato di malnutrizione, possono comparire amenorrea psicogena e oligomenorrea.

Per richiedere un consulto medico o semplicemente per prenotare una visita ginecologica puoi contattarmi qui o prenotare onlineIn qualità di ginecologa ostetrica ricevo tutte le settimane le mie pazienti negli studi di Milano e Firenze.

Foto di tau nguyen da Pixabay