Esplorare il mondo delle mestruazioni è importante per comprendere la salute delle donne. Scopriamo insieme come funziona il ciclo mestruale.
L’ovulazione: le ovaie e il ciclo mestruale
Il ciclo mestruale è regolato dall’attività delle ovaie, che comprende tre fasi principali: la fase follicolare, ovulatoria e luteinica.
Le ovaie sono importanti nel corpo delle donne e giocano un ruolo chiave: sono posizionate ai lati della pelvi e sono collegate all’utero tramite le tube di Falloppio. Durante il periodo fertile, crescono fino a raggiungere circa 4 cm di lunghezza e svolgono diverse funzioni, tra cui la produzione di follicoli ovarici che contengono ovociti primitivi, essenziali per la maturazione degli ovuli.
La parte interna delle ovaie (medulla ovarica) fornisce il nutrimento attraverso vasi sanguigni e linfatici.
Inoltre, le ovaie producono ormoni sessuali come estrogeni, progesterone e testosterone, che sono fondamentali per la regolazione dell’attività riproduttiva.
Durante l’ovulazione, un ovulo (corpo luteo) viene rilasciato dal follicolo ovarico e, se non viene fecondato da uno spermatozoo e non si impianta nell’utero, viene espulso attraverso il flusso mestruale. È possibile sapere quando si sta verificando l’ovulazione usando kit di previsione dell’ovulazione o misurando la temperatura corporea.
I problemi di ovulazione possono derivare da disfunzioni ovariche, di altre ghiandole o da problemi nel controllo dell’ovulazione da parte del cervello e possono essere influenzati da fattori come disfunzioni tiroidee, squilibri ormonali, obesità, perdita di peso eccessiva, stress, sindrome dell’ovaio policistico e l’uso di alcuni farmaci.
Questi problemi possono essere diagnosticati tramite esami del sangue, delle urine, esami clinici ed ecografie. Un intervallo di 25-35 giorni tra una mestruazione e l’altra è considerato normale (mentre non bisogna fissarsi sui 28 giorni precisi), con una durata del flusso che di solito è compresa tra i 3 ei 6 giorni, con una maggiore intensità all’inizio e poi un graduale calo. Le perdite anomale e inaspettate tra un ciclo e l’altro sono definite metrorragie (a flusso) e spotting (macchie più scure, spesso durante il periodo ovulatorio).
Tenere il calendario del ciclo mestruale: perché è utile
La durata del ciclo può variare quindi da donna a donna e da periodo a periodo. Le fasi del ciclo mestruale sono influenzate dagli ormoni regolati da varie strutture dell’organismo, e se c’è un cambiamento evidente potrebbe significare che qualcosa non va e dovrebbe essere segnalato al medico.
Tenere traccia del proprio ciclo mestruale è importante per la salute, soprattutto se si ha la sindrome premestruale o si sta cercando di rimanere incinta. Le moderne app di calendario consentono di segnare i giorni del ciclo, la temperatura basale e l’ovulazione, aiutandoti a capire quando sei più fertile e a individuare eventuali problemi.
Tenere regolarmente un diario del ciclo mestruale aiuta a capire quanto dura e se è regolare nel corso dell’anno, rendendo più facile riconoscere eventuali cambiamenti legati allo stress o ad altri fattori. Inoltre, può aiutare a prevedere quando arriverà il prossimo ciclo, anche se si ha un ciclo mestruale irregolare.
Irregolarità e disturbi mestruali: possibili cause delle alterazioni nelle mestruazioni
Le variazioni nel ciclo mestruale sono comuni, specialmente durante l’adolescenza e la premenopausa. Possono includere cambiamenti nella quantità (flusso abbondante o scarso), nella durata (lunga o breve) e nella frequenza, con cicli irregolari o mestruazioni mancanti.
Queste irregolarità non sempre indicano un problema di salute o uno squilibrio ormonale; spesso sono normali e non richiedono trattamenti specifici. Tuttavia, è importante consultare un ginecologo se si notano anomalie nel ciclo mestruale per identificarne le cause e ricevere eventuali consigli o trattamenti appropriati.
È importante consultare un medico se si verificano perdite vaginali anomale con odori sgradevoli, sanguinamenti tra una mestruazione e l’altra, dolore locale, febbre, o variazioni significative di peso o delle dimensioni del seno.
Le cause di irregolarità mestruali possono includere ipertiroidismo e ipotiroidismo, endometriosi e adenomiosi, squilibri ormonali, alterazioni anatomiche e l’assunzione di alcuni farmaci. Altre possibili cause possono essere la sindrome dell’ovaio policistico, malattie croniche come il diabete, lo stress prolungato, fino a tumori dell’ovaio, dell’endometrio e del collo dell’utero.
Dal punto di vista del linguaggio medico, l‘ipermenorrea si riferisce a un flusso mestruale abbondante durante il ciclo (con perdite di sangue superiore a 80 ml, rispetto alla media di 30-40 ml). Invece, l’ipomenorrea indica un flusso scarso e di breve durata. Se il ciclo dura più di una settimana, si parla di menorragia e menometrorragie.
Quando il ciclo mestruale subisce un notevole ritardo rispetto ai canonici 25-35 giorni, si definisce oligomenorrea. L’amenorrea indica invece l’assenza di mestruazioni per più di tre mesi, mentre la polimenorrea si riferisce a una frequenza troppo ravvicinata, generalmente inferiore ai 25 giorni.
Se vuoi saperne di più sui disturbi del ciclo più comuni come le mestruazioni dolorose leggi la seconda parte di questo post.
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