Grande successo di partecipazione (ben 100 erano i medici in platea!) e tanta soddisfazione per il congresso milanese intitolato “Responsabilità medica ambulatoriale in Ginecologia e Ostetricia. Le buone pratiche e le strategie di protezione dal contenzioso medico legale” da me organizzato in tandem con la dott.ssa Luciana De Lauretis lo scorso 29 gennaio presso l’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano. Di fronte a noi relatori c’era un pubblico di colleghi molto interessato, che ha partecipato attivamente alle tematiche proposte.
Spesso alla radice di un contenzioso medico legale c’è semplicemente un problema di comunicazione disfunzionale tra medico e paziente, che può essere evitato con un approccio adeguato al momento della presa in carico dell’assistito; partendo da questo assunto sono state analizzate sotto vari aspetti le 4 macroaree cliniche più frequentemente interessate dalle cause di risarcimento per danno medico, quali:
- contraccezione
- Infertilità
- diagnosi prenatale
- malattia infiammatoria pelvica
Su ciascuno dei quattro ambiti clinici presentati sono state esposte le linee guida vigenti dal punto di vista del ginecologo specialista, mentre il medico legale ne ha illustrato l’orientamento della giurisprudenza mediante la presentazione di casi reali, completi delle motivazioni iniziali per l’apertura del contenzioso quindi delle argomentazioni di difesa delle parti, per finire con l’esito della sentenza. I casi clinici reali hanno innescato utilissimi momenti di dibattito e riflessione nell’auditorium, contribuendo a focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’informazione del paziente (configurandosi la mancata informazione si come un danno a sé stante riconosciuto dalla giurisprudenza) e sul consenso come imprescindibile passaggio prima di ogni atto medico, data la sua importanza all’interno della relazione medico-paziente.
Parlando di contraccezione e linee guida ad esempio, il focus è stato sulle indicazioni e le controindicazioni alla prescrizione della pillola anticoncezionale, con approfondimenti sulla tematica della nascita indesiderata dal punto di vista medico legale e la problematica sempre più attuale della prescrizione di contraccettivi a minorenni.
Nell’ambito dell’infertilità sono stati sollevati temi importanti come il consenso alle tecniche di procreazione assistita, la responsabilità medica nella fecondazione in vitro in donne con pluripatologie o con un’età molto avanzata per concepire (oltre i 45-48 anni) e infine l’ovodonazione, con tutte le nuove implicazioni etiche connesse, tali da stravolgere negli ultimi anni il panorama della gestione della gravidanza.
Per la diagnosi prenatale sono state illustrate le linee guida previste per l’esecuzione corretta di ecografie in gravidanza e i nuovi strumenti di diagnosi prenatale non invasiva, sottolineandone rischi e i vantaggi rispetto alle precedenti metodiche invasive che hanno subito un importante calo di richieste.
Molto interessante la relazione sull’evoluzione della giurisprudenza nell’ambito della nascita indesiderata, con approfondimenti normativi sul diritto a nascere sano fino alle recenti pronunce sul diritto all’informazione e alla maternità consapevole.
Di particolare interesse anche gli interventi sulla malattia infiammatoria pelvica: si è parlato di diagnosi e terapie focalizzando l’attenzione sull’abuso di terapie antibiotiche nella profilassi, sulla non necessità della terapia antibiotica in caso di diagnostica invasiva – come ad esempio isteroscopia o SIS – e infine sulla maggiore importanza della clinica rispetto alla diagnostica strumentale.
Altri temi molto apprezzati, sono stati quelli della modalità corretta dell’esecuzione dell’office ecografia in gravidanza, della prescrizione dei farmaci off label e dell’obbligo di metodo e non di risultato nell’ambito dell’ecografia nella diagnosi prenatale.
A chi non avesse potuto partecipare, propongo un piccolo estratto dai miei interventi, in particolare del momento in cui spiego in due parole il glossario alla base del contenzioso medico legale, utile per meglio capire ad esempio i casi reali poi esposti alla platea: in giurisprudenza da una parte si parla di responsabilità sanitaria come di una condotta incongrua (commissiva od omissiva) dovuta a imperizia (incapacità), o negligenza (trascuratezza), o imprudenza per avere esposto a rischi inutili il paziente, o a inosservanza di linee guida e discipline, applicata soprattutto in ambito ambulatoriale, mentre in ambito ospedaliero l’approccio verte maggiormente sulle responsabilità di sistema e procedure, sulla carenza nella comunicazione.
Mentre dall’altra, se con il danno patrimoniale si intende un minus economico che si manifesta a seguito di un evento sanitario (danno emergente) in forma di spese sanitarie o mancata attività lavorativa, il danno NON patrimoniale ossia il danno alla persona è una lesione – temporanea o permanente – all’integrità psicofisica della persona, , che impatta negativamente sulla qualità quotidiana della vita e delle relazioni e non è influenzato dalla capacità di produrre reddito. Questa lesione è suscettibile di accertamento medico-legale.
Ci può essere errore ma non necessariamente un danno, o sussistere un danno (ad esempio in presenza di una complicanza non derivante da responsabilità sanitaria) senza che debba esserci condotta incongrua, o ancora essere presente sia danno alla persona che responsabilità sanitaria, ma occorre attestare un nesso di causa tra i due elementi ed accertarlo è compito del medico legale, il quale tra gli strumenti che ha a disposizione per la perizia utilizza anch’egli delle linee guida, con un elenco di patologie che quantificano economicamente il danno.
Il video:
A chiusura del congresso di Milano un giurista è intervenuto prospettando nuovi scenari nell’ambito del contenzioso in genere e auspicando un futuro più indirizzato verso la mediazione, la conciliazione e la risoluzione delle controversie al di fuori delle aule dei tribunali, attraverso una migliore formazione dei giuristi e al tempo stesso grazie a una maggiore educazione al rischio medico legale e alla comunicazione, quale importante strumento di prevenzione del contenzioso medico legale.
Ai partecipanti al congresso sono stati riconosciuti 7 crediti ECM ai partecipanti e, dato il notevole numero delle adesioni e l’interesse dimostrato, verrà messo in agenda un ciclo annuale di appuntamenti su queste tematiche, che riproporrà la stessa collaudata modalità di lavoro.