pillola-del-giorno-dopoConosciuto come “pillola del giorno dopo” e classificato come contraccezione di emergenza, il farmaco a base di levanorgestrel è utilizzato per evitare il rischio di una gravidanza non pianificata, dopo un rapporto sessuale non protetto o in situazioni in cui si teme che l’ovulo possa venire fecondato, come quando si rompe un preservativo, oppure ci si dimentica di prendere secondo profilassi la pillola anticoncezionale, oppure ancora se il cerotto cutaneo si è staccato. Insomma va assunta esclusivamente quando i veri metodi anticoncezionali hanno fallito. E comunque è sempre bene tenere presente che non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale:  per quelle ci vuole il profilattico.

Pillola del giorno dopo VS pillola abortiva

È importante non confondere la pillola del giorno dopo con la pillola abortiva RU-486, poiché appartengono a categorie molto diverse, dal momento che la seconda è a uso esclusivamente delle strutture sanitarie autorizzate dalla legge 194 (art.8),e soprattutto è destinata all’aborto farmacologico in caso di interruzione volontaria di gravidanza.

Ad oggi, in Italia sono contemplati tre metodi principali di contraccezione di emergenza:

  1. la pillola di emergenza contenente levonorgestrel, chiamata “pillola del giorno dopo”.
  2. la pillola di emergenza conosciuta come “pillola dei 5 giorni dopo”
  3. la spirale intrauterina al rame

Come agisce la pillola del giorno dopo e quando assumerla

La pillola del giorno dopo è a base di levonorgestrel, un ormone progestinico. La sua funzione se assunta correttamente nelle 24 ore dal rapporto a rischio, è quella di bloccare o ritardare l’ovulazione, oltre che di agire sugli spermatozoi e modificare l’ambiente che incontrano attorno alla cervice uterina, per ostacolarne la risalita verso l’utero e le tube.

Tuttavia, se per questioni di tempistiche:

  • l’ovulazione è già in atto, ovvero l’ovocita espulso dalle ovaie ha iniziato a risalire le tube per essere poi fecondato nell’utero oppure
  • l’impianto è già andato a buon fine

il levonorgestrel in questi due casi non riesce a ostacolare l’eventuale sviluppo dell’embrione.

Per questo motivo, e solo come occasionale metodo d’emergenza, è importante assumere la pillola del giorno dopo il prima possibile, preferibilmente entro le 12 ore, quando conserva un’efficacia del 99,5%, e non più tardi di 3 giorni (“pillola dei 3 giorni dopo” ovvero 72 ore, corrispondenti al 58% d’efficacia) dalla penetrazione.

La pillola del giorno dopo può essere richiesta liberamente dalle maggiorenni, gratis e senza l’impegnativa, ma sempre con cautela essendo un farmaco.

La pillola dei 5 giorni dopo invece è un anti-progestinico, quindi contrasta l’effetto del progesterone, per evitare le condizioni favorevoli alla fecondazione e all’insediamento dell’ovulo. Si basa sul principio attivo dell’ulipristal acetato e ha un’efficacia nel prevenire una gravidanza con un tasso di successo vicino al 98%, secondo uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Obstetrics and Gynecology.

Se assunta entro 5 giorni dopo il rapporto sessuale, la pillola ha il potere di ritardare l’ovulazione per prevenire la fecondazione dell’ovulo e, grazie al suo effetto prolungato fino a 120 ore, può contrastare l’impianto nell’utero di un ovulo dopo la fecondazione. Può essere richiesta senza ricetta medica solo dalle maggiorenni, mentre le minorenni devono avere l’impegnativa del medico di base, del ginecologo o rivolgersi al pronto soccorso. La sua assunzione può annullare l’efficacia dei contraccettivi ormonali che si stanno utilizzando, quindi è consigliabile proseguire abbinando per precauzione l’uso del condom, in attesa delle prossime mestruazioni.

Dal 2020 l’AIFA ha concesso l’autorizzazione alla vendita senza prescrizione medica della pillola dei 5 giorni dopo presso le farmacie. Questa autorizzazione si applica anche ai minori di 18 anni e senza il consenso dei genitori. La sentenza del 19 aprile 2022 del Consiglio di Stato ha confermato la decisione presa precedentemente dal Tar Lazio, nel respingere il ricorso presentato da alcune associazioni pro-life contro il provvedimento dell’AIFA.

Pillola del giorno dopo: effetti collaterali

Gli effetti collaterali della pillola del giorno dopo non sono particolarmente severi e in genere, come la pillola dei 5 giorni dopo, è ben tollerata, anche se un abuso potrebbe a lungo andare danneggiare il fegato. Tra i più diffusi:

  • dolori addominali
  • nausea (se compare il vomito però si può annullare l’effetto contraccettivo d’emergenza della pillola stessa)
  • diarrea
  • mal di testa
  • tensione mammaria
  • dolori di schiena
  • spotting
  • leucorrea (perdite bianche)
  • mestruazioni in ritardo, o lunghe e abbondanti (ipermenorrea)
  • stanchezza o debolezza

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