Prevenzione dei tumori

Si possono prevenire i tumori? La risposta è si! Oltre il 70% di tutti i tumori possono essere prevenuti con un corretto stile di vita che comprenda:

  • alimentazione
  • attività fisica
  • abolire i vizi (fumo, alcool, droghe)
  • protezione ambientale (evitare il contatto con cancerogeni certi, soprattutto materie industriali)

Nell’ambito ginecologico:

  • Tumore dell’endometrio. La maternità e l’impiego di contraccettivi orali combinati si associano a una riduzione del rischio, mentre diabete, pressione alta e obesità aumentano notevolmente il rischio.
  • Carcinoma dell’ovaio: i fattori protettivi nei confronti del tumore ovarico sono la gravidanza, l’impiego di contraccettivi orali e l’allattamento al seno.
  • Carcinoma della cervice uterina: è il tumore più frequentemente associato alle abitudini sessuali: il numero elevato di partner sessuali, la precocità del primo rapporto, il mancato utilizzo di contraccettivi di barriera e il fumo di sigaretta aumentano il rischio di tumore della cervice uterina tramite l’infezione da papillomavirus umano (HPV). Il vaccino contro il papilloma virus ci protegge davvero dal tumore?
  • Carcinoma della mammella: i fattori protettivi sono l’aver avuto gravidanze prima dei 30 anni, aver allattato a lungo, il menarca tardivo e la menopausa precoce, l’esposizione all’aria aperta per l’aumento della vitamina D, alimentazione ricca di verdura, frutta e cereali integrali e povera di proteine animali e di carboidrati raffinati e latticini.

In che altri modi si può prevenire?

La prevenzione secondaria consiste nel diagnosticare la malattia in una fase precoce in una popolazione sana. Purtroppo non è possibile fare lo screening per tutte le patologie ginecologiche, tuttavia per la donna alcuni screening sono molto efficaci e hanno ridotto notevolmente il rischio di scoprire alcuni tumori in fase avanzata:

  • Pap Test: bisogna eseguirlo ogni 2 anni dopo il primo rapporto sessuale, o comunque a partire dall’età di 25 anni. Deve essere effettuato lontano dal periodo mestruale.
  • Mammografia: La mammografia è in grado di rilevare carcinomi di dimensioni minime (0,5 cm) ed il rischio associato alle radiazioni è pressoché irrilevante. Deve essere eseguito nelle donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni con cadenza biennale. Secondo studi importanti, partecipare allo screening organizzato su invito attivo, secondo quanto indicato dalle linee guida internazionali, riduce del 35% la probabilità di morire per cancro della mammella.

Carcinoma dell’utero: non esiste consenso sull’utilità di eseguire l’ecografia pelvica e trans vaginale come screening del tumore endometriale. È invece mandatorio non sottovalutare i sintomi precoci di un sanguinamento in menopausa per poter eseguire una diagnosi precoce.

Carcinoma dell’ovaio: non è possibile fare diagnosi precoce nella popolazione generale, in alcuni soggetti ad alto rischio è possibile utilizzare l’ecografia e dosaggio di marker tumorale per la diagnosi precoce.

Un ruolo primario nella prevenzione di queste patologie, sempre più riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, è rappresentato dalla corretta alimentazione come arma indispensabile contro la maggior parte di queste malattie, abbinata a stili di vita salutari (niente fumo e alcool e la giusta attività fisica).

Segnalo per chi volesse approfondire:

The China Study” libro di T. Colin Campbell e Thomas M. II Campbell“ Verso la scelta vegetariana” di Umberto Veronesi e Mario Pappagallo

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