La valutazione medico-legale di una causa di risarcimento per danno da laparocele richiede un’analisi accurata degli atti clinici e delle procedure eseguite. In questo caso, una paziente è stata sottoposta a un intervento chirurgico per una fibromatosi uterina diagnosticata in corso di follow-up, a cui è stata associata la riparazione di un’ernia ombelicale. L’iter clinico ha comportato una complicanza post-operatoria con deiscenza della ferita chirurgica, poi trattata con un secondo intervento coerente con le linee guida della buona pratica medica.

Quadro clinico e chirurgico

Con anamnesi priva di interventi chirurgici precedenti e con fattori di rischio come il fumo e un BMI elevato, la paziente era stata inizialmente ricoverata per metrorragia e aveva eseguito un raschiamento uterino bioptico. Successivamente, per la diagnosi di fibromatosi uterina voluminosa viene indicata la laparoisteroannessiectomia con contestuale ernioplastica. Durante l’intervento il chirurgo si trova infatti ad affrontare difficoltà tecniche significative per la presenza di numerose aderenze tra l’omento e il peritoneo e la protrusione di un onfalocele. Nonostante la complessità dell’intervento, la documentazione operatoria attesta un’aderenza alle buone pratiche chirurgiche e un tempestivo controllo dell’emostasi.

Complicanze e gestione

La deiscenza (riapertura spontanea) della ferita chirurgica evidenziata pochi giorni dopo l’intervento è stata trattata con un reintervento di toilette e risutura della ferita stessa. Le relazioni operatorie e la documentazione clinica evidenziano come la complicanza, seppure severa, sia stata prontamente gestita. Parallelamente l’esame istologico dell’utero e degli annessi ha confermato l’indicazione chirurgica iniziale (fibromiomatosi diffusa e adenomiosi) e ha escluso altre patologie significative.

Profili di responsabilità e risarcimento medico per laparocele

Dal punto di vista medico-legale la deiscenza post-operatoria rappresenta un evento al limite tra complicanza e ipotetico errore tecnico. In chirurgia maggiore addomino-pelvica, specialmente in casi con aderenze tenaci e anomalie anatomiche come l’onfalocele, l’infezione e la deiscenza sono complicanze conosciute e documentate. La responsabilità sanitaria si configura solo se emerge un errore tecnico o una condotta imprudente o negligente idonea a modificare l’andamento del caso.

In sede di perizia forense per un’eventuale causa di risarcimento medico per laparocele resta elemento essenziale infatti il nesso causale: deve quindi essere provato che l’evento lesivo (deiscenza e successiva cicatrice chirurgica) sia derivato da un errore e non da una complicanza insita nel tipo di intervento, mentre la differenza tra una complicanza inevitabile e un errore tecnico è sottile ma determinante per l’esito della causa.

In questa vicenda la gestione chirurgica e post-operatoria – compresa la tempestiva revisione della ferita – appare adeguata e conforme agli standard di buona pratica clinica.

Se vuoi approfondire questi temi o se ti occupi di contenzioso medico-legale in ambito ginecologico ostetrico, leggi altri approfondimenti dal blog o contattami.