Nel precedente articolo spiegavamo che la maternità, essendo essenzialmente relazione, non è diversa per le donne che si sottopongono a ovodonazione nella fecondazione eterologa.
In questo articolo vi forniremo una breve spiegazione dello studio della relazione madre/bambino basato sul metodo dell’infant observation* che, applicato già dagli esordi della relazione, ovvero prima del transfer dell’embrione e fino al secondo anno di vita del bambino, permette di osservare la nascita del legame madre/figlio a partire dalle fantasie delle future madri e lungo tutta la durata della gravidanza, in modo da poterne raccogliere le sfumature emotive e osservare la costruzione del rapporto mamma/bambino durante i primi due anni di vita del bambino.
Una volta superato il lutto dell’infertilità, infatti, riteniamo che ogni donna svilupperà un innato e personale istinto materno che permetterà l’espressione dell’identità di madre.
Lo studio si articola, quindi, in tre fasi:
- Pre-transfer, con la raccolta delle fantasie, sogni e paure legate a questa fase di preparazione e accoglienza. Le donne che decidono di ricevere un gamete da una donatrice hanno molti timori: si vivono come madri minori, temono di non sentire come figlio il bambino che tengono in grembo, si domandano se dire o meno al bambino che è nato da un gamete donato e si preoccupano che questa verità possa minare il futuro rapporto madre/figlio.Si preoccupano di essere rifiutate come donne, non avendo potuto dare un figlio biologico al proprio marito e, spesso, hanno paura di non riconoscersi come madre, dal momento che il gamete appartiene a un’altra donna.L’osservazione di questa fase risulta molto importante, in quanto prepara il terreno all’accoglienza dell’embrione, anche da un punto di vista relazionale. Il trattamento farmacologico volto alla preparazione dell’endometrio è parallelo alla preparazione mentale per l’accoglienza dell’embrione. In questa fase si crea il primo contenitore mentale che riceve il bambino immaginario e pone le basi per la futura relazione genitore/figlio.
- Gravidanza: il momento in cui l’embrione si “attacca” all’utero dà luogo anche all’attaccamento emotivo della madre al bambino. La gravidanza è il momento in cui la donna inizia a “sentire” il bambino e inizia il suo processo di trasformazione verso l’identità materna. Con l’attaccamento dell’embrione alle pareti uterine si crea una connessione tra due persone che permette la costruzione del legame emotivo e della nascita del sentimento materno, con tutte le ambivalenze di questa nuova dimensione psichica.Il futuro della relazione madre/bambino è determinato dalla capacità di creare un’intimità, una connessione emotiva tra la mamma e il suo bambino che trova molti ostacoli proprio nelle paure e nelle preoccupazioni delle donne, indipendentemente dalla strada che le ha portate al concepimento.La gravidanza è un tempo in cui la donna si affaccia al proprio passato, al proprio rapporto con la madre e in questa fase si possono guarire molte ferite infantili e trasformare il senso di inadeguatezza in un sentimento di capacità di dare amore e di potersi prendere cura di un bambino, nonché di essere donne che possono trasmettere vita. Il ventre vuoto, incapace di accogliere, pericoloso, minaccioso e buio, può diventare la culla del bambino ed essere fonte di vita, favorendo l’identità materna.
- Osservazione della relazione madre/bambino: si tratta di uno spazio in cui si osserva la relazione tra la madre e il suo bambino reale. È uno spazio che permette anche di sostenere l’ambiente emotivo dei genitori che sarà il primo contenitore del bambino.In questa fase si assiste all’incontro con il bambino reale, con un altro familiare e sconosciuto allo stesso tempo e al riconoscimento della madre e del bambino come coppia.Tutti i dati raccolti saranno poi studiati e valutati da un gruppo di ricerca e, tutelando la privacy delle persone, verranno utilizzati per l’elaborazione di nuove conoscenze e scoperte legate alla magia della maternità.
Ringraziamo in anticipo tutte le coppie che, intrapreso il percorso della fecondazione eterologa, ci danno la possibilità di vivere insieme a loro il viaggio misterioso della vita e condividono con noi il loro prezioso e delicato mondo interiore.
Intervento di Daiana Di Gianni
Psicologa – Psicoterapeuta
*Vedi metodologia secondo Esther Bick. In questo caso l’osservazione inizia dalla fase della preparazione per accogliere l’embrione e prevede incontri mensili o personalizzati in base alle varie situazioni.
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