La Candidiasi è frequentissima nelle donne fertili e non necessariamente sessualmente trasmessa. I miceti sono, infatti, parte della flora vaginale e i sintomi di infiammazione si manifestano in caso una anomala proliferazione degli stessi.
Le condizioni predisponenti sono un recente uso di antibiotici, terapia con cortisone, uso di contraccettivi orali, gravidanza, diabete, stato di riduzione delle difese immunitarie, ad esempio per stress o infiammazione.
La fase acuta della candida è caratterizzata da prurito intenso e bruciore vulvovaginale, perdite vaginali scarse, ma molto dense e biancastre, ricottose o bianco verdastre. La vagina è irritata e i rapporti sessuali sono molto dolorosi. Il pH vaginale è sempre acido (<4,5). A volte, anche debellata la fase acuta, la candida può ritornare in forme croniche recidivanti; spesso si accentua poco prima del ciclo mestruale. In gravidanza non provoca alcun danno al feto, né alla gestante.
La candida viene trattata con ovuli o creme vaginali a base di antimicotici, se molto grave o ricorrente, può essere trattata con farmaci per bocca. Il partner non deve essere necessariamente trattato al primo episodio di candida della donna, ma solo se ha sintomi e se si tratta di candida ricorrente.